Prima di accogliere nella vostra casa una au pair o un tutor, è importante che siate coscienti che lo scambio culturale non è un rapporto di lavoro subordinato e che l’ospite non può in nessun modo essere assimilato a un dipendente; l‘immagine che più si avvicina al rapporto con il vostro ospite è quella di un giovane  parente o del figlio di un amico che si trasferisce temporaneamente da voi e diventa un membro della famiglia.

Chi ha già vissuto questa esperienza sa che l’ospitalità a un giovane proveniente da una diversa cultura non limita i suoi benefici all’aiuto nella cura dei bambini e della casa e al supporto nell’apprendimento di una lingua straniera; essa rappresenta anche una opportunità unica per arricchire tutti i componenti della famiglia, grazie al contatto con abitudini e modi di vivere diversi dai propri e alla  condivisione della propria cultura nazionale, locale, gastronomica, linguistica.

Poiché una convivenza serena prevede una sintonia di base tra i componenti della famiglia e il loro ospite, Roma Au Pair In&Out pone particolare attenzione nel ricercare tra i candidati le caratteristiche necessarie per un inserimento armonioso nel contesto familiare; quindi, oltre alle competenze linguistiche e all’esperienza maturata nella cura dei bambini, saranno presi in considerazione gli aspetti caratteriali e le attitudini dei candidati prima di sottoporli all’attenzione delle famiglie; verranno inoltre suggeriti più incontri skype tra la famiglia e i candidati, per verificare la presenza  di quei presupposti di sintonia e condivisione di vedute che rappresentano il preludio di una convivenza armoniosa.

Requisiti per diventare una famiglia ospitante

•  Avere almeno un componente della famiglia di età inferiore ai 18 anni
•  Offrire una stanza, munita di porta e finestra, ad uso esclusivo dell'ospite
•  Vivere in un Paese diverso da quello dell'ospite